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Lexroom: l’AI italiana che vale 16 milioni (e rivoluziona gli studi legali)

Dallo stress delle scartoffie alla ricerca legale in pochi secondi: ecco la startup milanese che ha conquistato la Silicon Valley

Immaginate lo studio legale classico: scrivanie sommerse da codici, pile di faldoni alti come torri e nottate passate a cercare quel singolo precedente giudiziario nascosto in una sentenza di dieci anni fa. Un’immagine romantica per i film, forse, ma un incubo di efficienza per i professionisti moderni.
Proprio per cancellare questo “incubo” è nata Lexroom.ai, la startup milanese che sta portando l’Intelligenza Artificiale generativa nelle aule di tribunale (o meglio, nei computer degli avvocati) e che ha appena messo a segno un colpo da 16 milioni di euro.

Il “Cane a sei zampe” del Legal Tech italiano

Non stiamo parlando della solita app per organizzare l’agenda. Lexroom, fondata nel 2023 da Paolo Fois, Martina Domenicali e Andrea Lonza, ha un obiettivo molto più ambizioso: diventare il “cervello aggiunto” degli avvocati.
La notizia fresca di stampa è che la startup ha appena chiuso un round di investimento Series A da 16 milioni di euro. Cifra impressionante per il mercato italiano, resa ancora più speciale dai nomi coinvolti. A scommettere sul futuro legale tricolore c’è infatti Base10 Partners (un gigante della Silicon Valley), ma anche figure iconiche come Riccardo Zacconi (il papà di Candy Crush!) e Diego Piacentini.
Un segnale fortissimo: quando la Silicon Valley e i top manager italiani investono così tanto, significa che la tecnologia “c’è” e funziona.

Come funziona Lexroom (senza laurea in giurisprudenza)

Se vi state chiedendo come fa un software a valere 16 milioni, la risposta sta nella semplicità con cui risolve problemi complessi. Dimenticate le ricerche per parole chiave che restituiscono migliaia di risultati inutili.
Lexroom funziona come un assistente esperto che ha letto tutte le leggi e le sentenze italiane:

  • Ricerca Legale Avanzata: Tu fai una domanda in linguaggio naturale (come se parlassi a un collega senior) e l’AI ti risponde citando le fonti normative esatte.
  • Analisi Documentale: Carichi un contratto o un atto e il sistema ti aiuta ad analizzarlo, trovando punti critici o suggerendo modifiche.
  • Drafting Automatico: Devi scrivere una bozza per un parere? Lexroom ti crea una struttura base pronta per essere revisionata, risparmiando ore di digitazione.

In pratica, libera gli avvocati dal lavoro “robotico” di ricerca, lasciandoli concentrare sulla strategia.
Dai grandi clienti all’espansione globale
Non è solo una promessa sulla carta. Lexroom è già utilizzata da realtà di primo piano come Fastweb, Satispay, Mediolanum e studi internazionali come Osborne Clarke.

In soli sei mesi, la startup ha:

  • Triplicato i suoi clienti.
  • Raddoppiato il team (oggi sono 40 talenti, e cresceranno ancora).
  • Avviato l’espansione in Germania e Spagna.

Perché è una notizia che conta

Vedere una startup italiana, nata nel venture builder Vento, scalare così velocemente e attirare capitali esteri è una boccata d’ossigeno per tutto il nostro ecosistema. Dimostra che l’Italia non è solo terra di cibo e moda, ma sa produrre tecnologia B2B capace di competere con i colossi americani.
Lexroom ci ricorda che l’innovazione vera non serve a “sostituire” l’uomo, ma a togliergli la “ruggine” dai processi lavorativi. Se il futuro degli avvocati sarà meno stressante e più efficiente, il merito sarà (anche) di questi tre ragazzi partiti da Milano.
Per scoprire di più sul loro mondo e vedere l’AI all’opera: www.lexroom.ai

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