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SHIPPYPRO – Un’esperienza di consegna eccezionale

LA FIORENTINA SHIPPYPRO CRESCE, ASSUME E PIACE AGLI EXPAT: 

IL 40% SONO “CERVELLI DI RITORNO”. APERTE 30 NUOVE POSIZIONI IN AMBITO TECH.

Fatturato al +150% e nuovo round di assunzioni per la startup che sta creando a Firenze l’hub tech in ambito e-commerce & logistics più grande d’Europa.

A guidare la crescita tecnologica arriva Jacopo Toccacieli, Vice President of Engineering in ShippyPro di rientro in Italia dopo sette anni in Canada.

Firenze, maggio 2022 – Non solo l’hub tecnologico in ambito e-commerce & logistica più grande d’Europa, ma anche la “casa” professionale di moltissimi ex-expat, giovani italiani che, dopo un periodo più o meno lungo di lavoro all’estero, decidono di rientrare in Italia per partecipare alla crescita di una delle startup italiane più promettenti.

I “cervelli di ritorno” che hanno scelto di investire i propri talenti in ShippyPro, la startup nata a Firenze con l’obiettivo di semplificare la gestione della logistica legata all’e-commerce capace di attirare l’attenzione (e gli investimenti) dei fondi americani, rappresentano circa il 40% dell’organico totale della startup, che conta oggi quasi 60 professionisti sparpagliati in tutta Europa. A cui presto si aggiungeranno altri 30 nuovi colleghi nel reparto tech, oltre alle altre 20 assunzioni negli altri reparti previste dal nuovo piano di assunzione dell’azienda.

A spiegare il perché ShippyPro riesca ad attrarre l’attenzione di tanti italiani all’estero a tornare a lavorare in Italia – o meglio, per un’azienda italiana – è Francesco Borghi, CEO, che ShippyPro l’ha fondata nel 2016, a soli 24 anni, insieme a Lorenzo Rogai: “Ci scelgono in primis perché stiamo creando un progetto ad altissimo potenziale che sta riscuotendo successo a livello internazionale e presenta moltissime opportunità di sviluppo del talento: l’azienda è cresciuta a una media del 150% anno su anno negli ultimi 4 anni lavorando direttamente sul mercato globale, con il nostro software che è venduto ed utilizzato in 36 paesi. Poi, perché siamo riusciti a creare un ambiente davvero internazionale: nel nostro team si parlano 9 lingue, abbiamo colleghi di 7 nazionalità diverse e un livello di sfide tecnologiche all’altezza dei principali dipartimenti di R&D in Europa. Infine, di fatto, grazie a una cultura aziendale dove le persone stanno al centro e le modalità di lavoro full-remote, ibride e in-office coesistono senza preferenze.Molti dei ragazzi italiani che vivevano all’estero e adesso lavorano con noi non lasciano del tutto le destinazioni in cui si sono trasferiti, ma trovano in ShippyPro l’opportunità di lavorare in Italia lavorando da ovunque, dal nostro quartier generale di Firenze, dalla loro città di origine oppure dalla città in cui hanno vissuto per tanto tempo”.

A guidare la truppa di italiani “internazionali”, da pochi mesi, c’è un altro di loro. Jacopo Toccacieli – Vice President of Engineering di ShippyPro,  urbinate di 33 anni, due lauree all’Università di Bologna prima di emigrare per il Canada, in cui ha lavorato per gli ultimi 7 anni diventando responsabile R&D per scale-up internazionali come Tehama, Pythian e FarmLead – fa base nella sede di borgo San Frediano da pochi mesi: “Il Canada mi ha accolto e mi ha fatto crescere professionalmente, ma dopo anni di entusiasmo la voglia di rientrare e dare un contributo al Paese iniziava a farsi sentire. Da ex expat, posso dire che l’Italia sta tornando attrattiva, specialmente per chi lavora in ambito tecnologico e digitale: l’ecosistema dell’innovazione sta crescendo, le aziende sono più internazionali e l’Italia resta un Paese che offre una grande qualità della vita. ShippyPro è l’azienda più rappresentativa di questo trend di trasformazione digitale nel nostro paese.”

I 30 nuovi profili che si aggiungeranno al team di ShippyPro andranno a rinforzare ulteriormente le fila di un dipartimento R&D che è ormai uno dei più grandi in Italia: cerchiamo principalmente Software Engineers, da Junior a Seniors, ma anche esperti di prodotto tra i quali UX Designer e Product Managers ”, conclude Toccacieli. 20

 

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