Bubble Tea, Frankly apre agli investitori online
Tè, latte, sciroppo e palline gommose che definire ‘dolci’ sarebbe riduttivo. Il Bubble tea è nato a Taiwan negli anni Ottanta e, come un intraprendente millennial, ora è pronto a conquistare il mondo! O, quanto meno, l’Italia… Diffusasi rapidamente in Usa e Canada, la gustosa bevanda è arrivata anche da noi, grazie a startup come Frankly, prima catena di Bubble tea dello Stivale.
Fondata da Franco Borgonovo e Lati Ting, Frankly in 5 anni è diventato leader in Italia nel mercato del bubble tea: 9 i punti vendita aperti nelle città di Milano (4), Torino (2), Bologna, Bergamo e Pavia; oltre 70 i dipendenti e un fatturato di 2.3 milioni di euro nel 2021 (che a regime supera i 3.5 milioni). Frankly possiede anche uno store online dove comprare prodotti per il bubble tea ‘fai da te’ già attivo in Italia e presto in tutta Europa. Nel solo mese di dicembre 2021 l’ecommerce (sia sullo store online che su Amazon) ha generato 50 mila euro di ricavi.
Una campagna di crowdfunding
In questi giorni, la startup ha lanciato la sua campagna su Mamacrowd, con l’obiettivo di raccogliere fino a un milione di euro di capitale. Il mercato del bubble tea vale – a livello globale – 3 miliardi di dollari. Il mercato europeo, ancora pressoché inesplorato, è quello con il maggior tasso di crescita: “Il nostro obiettivo è quello di consolidare la nostra presenza in Italia, con l’apertura di 24 nuovi negozi nei prossimi 2 anni, per poi pianificare l’ingresso nel mercato europeo per diventarne il punto di riferimento entro il 2025”, specifica Borgonovo.
Oltre ad essere una bevanda piacevole e gustosa, il Bubble Tea è anche un cibo fortemente identitario: “Siamo un team internazionale e ci piace posizionarci come un ponte tra la cultura asiatica, quella americana e quella europea – spiega Franco Borgonovo – L’internazionalità e l’inclusività sono infatti valori che caratterizzano Frankly sin dalla nascita: abbracciamo tutte le etnie, le culture e le preferenze in modo che ogni nostro cliente possa sentirsi a casa”.
Non solo espansione in Europa
Le risorse raccolte attraverso la campagna di crowdfunding serviranno a Frankly per ampliare il team e sviluppare la digitalizzazione del business per la creazione di una customer base proprietaria e per un sistema che vada a premiare i clienti più fedeli. “Siamo davvero lieti di ospitare sulla nostra piattaforma una realtà giovane ma già affermata come Frankly – ha affermato Dario Giudici, CEO di Mamacrowd – Ci auguriamo che anche in questo caso lo strumento dell’equity crowdfunding possa rivelarsi una leva importante per garantire all’azienda un significativo processo di consolidamento”.