Green Economy

Ocean Ark, il super yacht per la raccolta sostenibile del pesce

170 m di lunghezza e 64 m di larghezza. Ocean Ark è lo yacht innovativo per l’allevamento di pesci nelle acque oceaniche. Sviluppato dalla Ocean Ark Tech of Chile (OATECH) e dal suo alleato strategico Ocean Sovereign, con sede a Londra, l’innovativo yacht punta a rivoluzionare la piscicoltura, mettendo in campo uno scafo futuristico per ridurre l’impatto ambientale dell’intero settore.

“L’oceano costituisce un’opportunità straordinaria per la piscicoltura, per soddisfare i bisogni nutrizionali della crescente popolazione mondiale – sottolineano OATECH e Ocean Sovereign, che hanno brevettato lo scafo – Dispiegando la Ocean Ark lontano da ondate di calore marine, fioriture di alghe e tempeste (i tre talloni d’Achille della piscicoltura), si potrà produrre pesce di qualità superiore e aumentare la produzione mondiale di proteine, senza crescenti pressioni sulle specie selvatiche, gli habitat costieri o le risorse idriche terrestri”.

Un nuovo approccio

Grazie alle innovazioni per la salute dei pesci, il fondatore di OATECH, Rodrigo Sanchez Raccaro, ha vinto il Premio nazionale per l’innovazione del Cile. È stato lo stesso Raccaro, i cui progetti sono stati usati per la costruzione della Ocean Ark, a invitare i più importanti progettisti del settore a unirsi al team. Al gruppo partecipano Cristino Stange, Héctor Ruiz e Andrés Fuentes, ex amministratori delegati e imprenditori cileni nel comparto della piscicoltura, innovatori tecnologici del settore, nonché ex ufficiali della Marina cilena, abituati a navigare sui mari più inospitali, tra cui il famigerato Capo Horn e la Terra del Fuoco (Patagonia).

Il super yacht si avvicina ora alla fase di commercializzazione del pesce, dopo aver ottenuto un’approvazione essenziale dall’ente di classificazione navale RINA. Il Registro Italiano Navale (RINA) ha infatti annunciato l’Approvazione di Principio (AiP) di Ocean Ark. L’imbarcazione sembrerebbe offrire, infatti, un nuovo approccio alla piscicoltura, migliorando drasticamente la salute dei pesci allevati e il comfort dell’equipaggio.

“Questa tecnologia – dice Rodrigo Sanchez Raccaro, fondatore di OATECH – permette la produzione di pesce più sano e di qualità superiore, a costi inferiori rispetto agli attuali sistemi di acquacoltura offshore, terrestri e costieri. Inoltre, la Ocean Ark può operare vicino ai mercati di consumo asiatici, americani ed europei riducendo in misura notevole le emissioni dovute al trasporto”.

Una nuova linea di imbarcazioni

L’imbarcazione è un trimarano semovente assistito da Intelligenza Artificiale a basse emissioni. Misura 170 m di lunghezza e 64 m di larghezza. L’Intelligenza Artificiale e le gabbie di rame autopulenti aiutano a tutelare la salute e il benessere dei pesci. Il finanziamento di diverse unità è già assicurato e sono stati firmati dei protocolli di intesa per la costruzione della Ocean Ark con una serie di cantieri leader a livello mondiale, tra cui le holding China Merchants Industry, Tersan e CIMC Raffles.

“Tutte le nostre conoscenze ed esperienze sono confluite nel design, nella progettazione e nello sviluppo di questo super yacht per allevamento Ark – spiega Raccaro – Abbiamo lavorato anche sulla modellazione dinamica e statica per testare la resistenza alle onde”.

“Questa è una nave insolita – sottolinea, da parte sua, Patrizio Di Francesco, Marine Principal Engineer del RINA per l’Europa nordoccidentale – Il suo AiP rappresenta una pietra miliare sia per l’industria della piscicoltura che per la classificazione delle navi non convenzionali. È un approccio innovativo alla raccolta sostenibile del pesce per aiutare a garantire la sicurezza e la sovranità alimentare, che potrebbe rivoluzionare la piscicoltura per il futuro”.

Continua

Barbara Tangari

Iscritta all’Albo speciale degli Avvocati abilitati innanzi alle giurisdizioni superiori. Il suo obiettivo è guidare e consigliare i propri clienti, per riporre al sicuro le proprie idee di business che potranno un giorno diventare idee di capitali.
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