A Treviso la realtà virtuale per il recupero post operatorio
11 medici, 7 poliambulatori, 800 metri quadrati di struttura sanitaria. Al Medical Treviso la realtà virtuale diviene strumento medico e diagnostico per il pieno recupero delle funzionalità motorie dei pazienti reduci da gravi infortuni o operazioni invasive.
Avatar e sensori
Grazie ad alcuni sensori applicati con speciali fasce, il sistema Khymeia VRRS (Virtual Reality Rehabilitation System), impiegato dalla struttura, ricostruisce la condizione fisica del paziente.
Ne deriva un avatar, che viene proiettato su di uno schermo a grandezza reale, e attraverso il quale, l’equipe medica può trattare virtualmente il paziente, tracciando un quadro della sua situazione attuale e programmando un percorso di recupero con centinaia di esercizi da eseguire. Il sistema si presta ad essere applicato in caso di recupero motorio, cognitivo, posturale e logopedico.
Un hub centrale
Il sistema virtuale di riabilitazione e teleriabilitazione Khymeia VRRS, prevede un hub centrale al quale è possibile connettere diverse periferiche, permettendo di erogare fino a 20 moduli riabilitativi diversi. Il sistema registra automaticamente ogni attività del paziente, ogni suo movimento, generando un completo ed oggettivo sistema di reportistica. L’obiettivo – spiegano dalla struttura – è il recupero integrale del paziente, al quale si arriva lavorando direttamente sulle attività riabilitative, che sono personalizzabili e adattabili ad ogni singolo caso, con applicazioni di riabilitazione motoria, cognitiva, posturale e logopedica, anche in ambienti di realtà virtuale immersiva.
Il recupero in acqua
Alla realtà virtuale viene accostato un percorso di riabilitazione tradizionale, di cui fanno parte esercizi specifici da svolgere in acqua. All’interno di una piscina dotata di controllo costante della vasca dal punto di vista igienico-sanitario, i pazienti possono lavorare sfruttando il galleggiamento e lavorando così con carichi ridotti sulle articolazioni.
Le patologie trattate sono: lombalgie, lombosciatalgie, cervicoalgie, patologie di ginocchio e anca sia croniche che dopo chirurgia ortopedica, esiti di fratture ossee, infortuni sportivi, osteoporosi, scoliosi, disabilità, esiti di ictus, morbo di Parkinson.
“L’esercizio fisico è uno dei modi più efficaci per prevenire l’insorgenza di malattie cardio-vascolari metaboliche e degenerative – spiega il dottor Gianluca Bertoni, direttore sanitario di Medical Treviso – permette un rapido e completo recupero dopo un infortunio. La sinergia con l’idrokinesiterapia permette di ridurre drasticamente i tempi di recupero”.