Green Economy

Ingegneria delle Tecnologie del Mare

A Roma Tre il primo corso di Laurea italiano dedicato tutto agli abissi

Ingegneria per le energie e le tecnologie marine e (in lingua inglese) Sustainable Coastal and Ocean Engineering. Prenderanno il via in autunno i due nuovi corsi di Laurea Magistrale dell’Università Roma Tre che seguono il successo del corso di Laurea Triennale di Ingegneria delle Tecnologie del Mare: il frutto di un approfondito rapporto dell’Università con il CNR-Inm (Istituto di ingegneria del mare) e col CNR-IAS (Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino).

“La nostra è un’offerta didattica unica in Italia con una nuova visione del mare, delle sue potenzialità, dello sfruttamento delle sue innumerevoli potenzialità ad amplissimo spettro, sia per uso civile che industriale in una chiave rigorosamente di sostenibilità – sottolinea Il professor Massimo Gennaretti, ingegnere e coordinatore del Polo di Ostia dell’università di Roma Tre per il Dipartimento di Ingegneria – La nostra ingegneria legata al mare non parla di navi ma dell’attività dell’uomo verso il mare e, soprattutto, per il mare: pensiamo allo sfruttamento del vento con gli aerogeneratori, alla progettazione di sistemi offshore. Sul mare, notoriamente, i venti sono molto forti e altrettanto regolari. Ma le turbine eoliche non possono certo essere installate vicino alle rive per l’inevitabile impatto paesaggistico ed estetico. Quindi occorre progettare piattaforme galleggianti al largo, non visibili dalla costa: nei mari del Nord si possono piantare sui fondali perché sono ragionevolmente bassi. Nel Mediterraneo non è possibile e quindi occorre studiare e progettare installazioni adeguate a una realtà geograficamente molto vasta. Per questa ragione il rapporto con il Cnr è stato essenziale per immaginare una preparazione solida e innovativa ma anche per indicare sbocchi di lavoro concreti sui nuovi mercati che si profilano”.

Un settore in crescita

I nuovi corsi di Laurea Magistrale si affacciano in direzione della “crescita blu” presente ormai in tantissimi progetti imprenditoriali innovativi. Il corso di laurea Magistrale in Sustainable Coastal and Ocean Engineering affronta in particolare il nodo dell’erosione delle coste ma anche della sostenibilità dei traporti marini. “L’economia connessa al mare, nota come Ocean Economy o Blue Economy – si legge nel materiale di presentazione – è la somma delle attività economiche delle aziende collegate al mare ed il valore delle risorse, dei beni e dei servizi resi dagli ecosistemi marini. Secondo stime OCSE raggiungerà nel 2030 un valore mondiale annuo di 3.000 miliardi di dollari, rappresentando quindi un forte potenziale di sviluppo economico, sociale e di sbocco professionale”.

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