Turismo

I Musei Vaticani diventano Smart

Creare uno Smart Museum che vada oltre la gestione delle code o delle informazioni sulle opere d’arte. E’ l’obiettivo del progetto che coinvolge i Musei Vaticani e il loro partner tecnologico Minsait (società del gruppo Indra).

Non una semplice digitalizzazione, ma la creazione di percorsi sempre più coinvolgenti e stimolanti, completi e sicuri per i visitatori, che comprendano una gestione ottimizzata degli spazi e delle collezioni artistiche. “In uno Smart Museum – spiega Pedro García, direttore di Minsait in Italia – l’innovazione è concepita non solo come evoluzione tecnologica, ma anche come applicazione di esperienze volte a creare spazi più aperti, dinamici, intelligenti e attraenti per il pubblico”.

Un cervello centrale

Questa evoluzione, per i Musei Vaticani, ha preso il via con l’implementazione di un cervello centrale: una piattaforma digitale che permette una gestione centralizzata e più efficiente degli spazi e sulla quale convergono i sistemi di sicurezza installati nelle stanze: una vasta rete di sensori in grado di rilevare i flussi di visitatori e le condizioni ambientali, collegati a sistemi di videosorveglianza, allarmi antincendio e sistemi di evacuazione. La piattaforma permette ai responsabili dei Musei di avere una visione completa di ciò che accade nelle sale, così da poter valutare in ogni momento lo stato di ciascuno spazio e decidere l’intervento più appropriato.

“La sicurezza è uno degli aspetti che stanno beneficiando maggiormente della tecnologia, per rendere i nostri musei luoghi più sicuri, sia in relazione al patrimonio che conservano, sia in relazione ai loro visitatori, utenti e personale”, dice Francesco Casertano, Security Lead di Minsait in Italia e uno dei responsabili del progetto.

Tra i nuovi sistemi implementati, una rete di telecamere interconnesse con sensori e sistemi di intelligenza artificiale, oltre a un sistema digitale e multimediale in grado di guidare il pubblico lungo il percorso più rapido e sicuro in caso di emergenza.

VR e Gamification

In una prospettiva integrata, che combina coinvolgimento, sicurezza e gestione intelligente degli spazi, tecnologie come applicazioni, social network, conversational robots o chatbots, realtà digitale (virtuale, aumentata e mista), beacons o gamification, miglioreranno l’esperienza dei visitatori, avvicinando l’arte e la cultura a nuovi gruppi di popolazione.

Barbara Tangari

Continua

Barbara Tangari

Iscritta all’Albo speciale degli Avvocati abilitati innanzi alle giurisdizioni superiori. Il suo obiettivo è guidare e consigliare i propri clienti, per riporre al sicuro le proprie idee di business che potranno un giorno diventare idee di capitali.
Potrebbe interessarti anche...
Close
Back to top button
Non sei ancora iscritto alla newsletter di Starthink Magazine?
Iscriviti per ricevere le ultime novità!
Non sei ancora iscritto alla newsletter di Starthink Magazine?
Iscriviti per ricevere le ultime novità!