BrainControl, il software che traduce i pensieri in comandi e azioni
Persone colpite da tetraplegia, SLA, sclerosi multipla, distrofie muscolari o che hanno subito danni cerebrali di origine ischemica o traumatica. Pazienti locked-in, a cui, nei casi più gravi, sono preclusi anche i movimenti residui di pupille, zigomo o dita: imprigionati di fatto in un corpo completamente immobile ma dotati di capacità cognitive. Nasce per loro BrainControl BCI, il software brevettato che opera sulle onde cerebrali, traducendo i pensieri dei pazienti in comandi ed azioni sui dispositivi portatili.
La soluzione avveniristica arriva da LiquidWeb, PMI senese, che si prefigge di aiutare le persone con gravi disabilità, le loro famiglie e caregiver a migliorare la qualità di vita.
“Tutto – raccontano gli sviluppatori – parte dalla convinzione che le persone siano più importanti della tecnologia e che, grazie a quest’ultima, sia possibile aiutare chi è colpito da gravi patologie a riavere fiducia nella vita e una connessione con il mondo. BrainControl BCI – spiegano – tramite dei sensori indossabili, interpreta e classifica le onde cerebrali generate dal movimento immaginato, attraverso un software basato sull’IA, dopo aver intercettato l’attività elettrica sulla corteccia cerebrale.
Come funziona
BrainControl BCI permette di comunicare con l’esterno grazie al pensiero. Un Software e un caschetto EEG, unitamente a un training personalizzato, sono in grado di trasformare in comandi i pensieri del paziente, dando modo di rispondere a semplici domande come: ‘Ti senti Bene?’ ‘Come Stai?’. “Una risposta di poche lettere – sottolineano da LiquidWeb – che cambia la vita a tantissime persone”.
Grazie al training, il paziente impara ad usare pensieri “decodificabili” per selezionare la risposta voluta sul dispositivo. “Il paziente impara ad usare il software e il caschetto EEG grazie a un training personalizzato perché ogni situazione è differente – spiegano gli sviluppatori – e le variabili talmente sensibili che richiedono necessariamente una personalizzazione 1to1”.
BrainControl BCI è un dispositivo medico CE di classe I brevettato in Italia e in attesa di ottenere la stessa certificazione in altri Paesi EU, US, Canada, Giappone e Cina; nel 2020 ha vinto il Bando Horizon per la Ricerca e l’Innovazione dell’Unione Europea.
Oltre ad essere stato adottato da diversi pazienti privati, il dispositivo è attualmente in uso presso diverse strutture pubbliche, tra cui l’Ospedale San Jacopo di Pistoia, Asur Marche, Asl Lecce, ASST Melegnano.
Soluzioni diverse per diversi gradi di mobilità
BrainControl BCI fa parte di una gamma di dispositivi che comprende anche BrainControl Sensory e Avatar: tre diverse soluzioni, compatibili con i differenti gradi di mobilità e interazione del paziente.
“BrainControl Sensory – spiegano dalla startup – è pensato per pazienti con movimenti residui volontari di qualsiasi parte del corpo (movimenti oculari, movimenti della mano, delle dita, dello zigomo, ecc.). Grazie a una serie di sensori, quali puntatori oculari, sensori di movimento, emulatori mouse, permette di sfruttare i movimenti residui del paziente per creare un’interazione con il mondo esterno.
BrainControl Avatar è pensato per persone con difficoltà motorie, permette di visitare da remoto istallazioni, musei, spazi espositivi ed eventi in genere. In maniera del tutto indipendente, è possibile comandare un alter ego robotico, regolando audio, video e altezza del campo visivo. L’esperienza è immersiva e reale – sottolineano gli sviluppatori – come se si stesse visitando di persona l’ambiente prescelto. Inoltre, il monitor e gli altoparlanti di cui è dotato l’avatar consentono di rendersi visibile a distanza, se lo si desidera, dando spazio a una personificazione dell’Avatar che permette alle persone intorno di interagire con esso, stabilendo una comunicazione nuova e vivace fra le persone in loco e la persona connessa”.
Barbara Tangari