Turismo

RoomTetris, l’incastro perfetto

Dall'Università di Trento l'algoritmo per aumentare ospiti e redditività delle strutture ricettive

“L’intuizione dell’algoritmo deriva dal gioco del Tetris, ben noto agli informatici e a molti appassionati nel mondo. Delle tessere colorate di varia forma cadono dall’alto e vanno collocate in modo che l’altezza della costruzione cresca il meno possibile, quindi incastrando i blocchi in modo ottimale nelle celle libere”.

Racconta così la nascita di RoomTetris Roberto Battiti, con Mauro Brunato a capo del team di ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento impegnato nello sviluppo del software che intende cambiare il modo di gestire le ordinazioni delle strutture ricettive.

RoomTetris è stato sviluppato dal Lion Laboratory (Learning and Intelligent OptimizatioN), in collaborazione con la startup locale Ciaomanager srl di Filippo Battiti che ha fornito la conoscenza sul campo della quotidianità della gestione alberghiera.

L’algoritmo è stato pensato per ottimizzare la gestione delle stanze per una maggiore redditività. “Si stima che il metodo possa portare a un incremento del fatturato annuale fino al 10% per un albergo di 50 stanze senza rischi di overbooking” sottolineano dal gruppo di ricerca.

“RoomTetris – spiega Roberto Battiti – è un metodo innovativo rivoluzionario per gestire l’allocazione degli ospiti nelle stanze di albergo. Abbiamo fatto la scoperta inaspettata e sorprendente di un algoritmo ottimale per assegnare gli ospiti alle stanze: non si può fare meglio e c’è un teorema matematico che lo dimostra”.

Il software, come il gioco dal quale prende il nome, avvia una serie di incastri volti a trovare la soluzione migliore per assegnare le stanze agli ospiti. Con RoomTetris gli hotel non distribuiranno più le camere al momento della prenotazione, ma all’arrivo in albergo dando la soluzione ottimale che punta a livelli di occupazione e redditività più elevati.

“Se il profitto medio di un albergo può essere del 10-15% del fatturato – spiega Battiti – la disponibilità liberata dall’algoritmo nei periodi di alta stagione può incrementarlo di un ulteriore 5-10% (a seconda dell’occupazione media e della durata di permanenza degli ospiti). Con poco sforzo (sforzo fatto in realtà da computer potenti nel cloud) ci sono sicuramente situazioni dove la profittabilità può anche raddoppiare. È facile scommettere – conclude – che nel giro di qualche anno quasi tutti gli alberghi useranno il nostro algoritmo ottimale e che molte abitudini nella gestione alberghiera saranno quindi soggette a cambiamenti radicali”.

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