Sharing Economy

Droni Cargo e Droni Taxi, a Torino il primo vertiporto italiano

Droni per il trasporto di cose e persone, destinati alla mobilità a corto raggio. La mobilità verticale comincia a muovere i primi importanti passi nel mondo reale; stando alle previsioni degli esperti, entro il 2035, oltre 35mila velivoli elettrici per trasporto passeggeri potrebbero riempire i cieli del mondo, accanto a centinaia di migliaia di droni: taxi volanti, pronti a trasformare in un lontano ricordo il traffico cittadino. In quest’ottica, a Torino, sta per nascere la prima ‘sky valley’ d’Italia.

L’ambizioso progetto di SkyGate, nato da un’idea dell’astronauta Maurizio Cheli e di Paolo Pari, imprenditore con la passione del volo, prevede la creazione di un aggregatore e acceleratore di una intera filiera dedicata al trasporto di cose e persone con velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVtol, electric vertical takeoff and landing vehicles) – dalle batterie ai software – con base operativa presso l’aeroporto Aeritalia di Collegno.

Fra i player che forniranno il servizio c’è la start-up italiana Walle Mobility che fa parte di SkyGate e che ha un accordo con l’americana Jaunt Air Mobility per sviluppare gli eVtol (i primi prototipi sono attesi nel 2023) e con lo studio Gzdg per costruire i primi vertiporti in Italia. I soci di SkyGate saranno l’incubatore di startup high-tech Always e DigiSky di Cheli e Pari.

Torino è un vero fiore all’occhiello a livello nazionale per lo sviluppo della mobilità autonoma e connessa, droni e robotica, anche grazie a Torino City Lab. In Piemonte, inoltre, esiste un importante polo tecnologico dell’aerospazio che vede coinvolti Leonardo, Thales Alenia Space (jv Leonardo e Thales), Altec (Thales e Agenzia Spaziale Italiana – Asi che detiene il 24% di DigiSky).

“Abbiamo la possibilità di essere i primi a livello internazionale ad attivare il servizio di Air Mobility nella città metropolitana di Torino – sottolineano Cheli e Pari – Bisogna sfruttare questa occasione e le risorse del Recovery Fund per valorizzare le competenze del Made in Italy e investire su questa filiera. Altri paesi in Europa, come Francia e Germania, già lo stanno facendo: siamo partiti per primi, ci dispiacerebbe essere superati”.

Entro l’anno a Coventry in UK, Hyundai costruirà con Urban Airport il primo vertiporto cittadino, mentre Parigi conta di lanciare il servizio sperimentale per le Olimpiadi del 2024. Il settore dovrebbe generare investimenti per 5 miliardi di dollari quest’anno (1 mld nel 2020) e nel 2035 potrebbe valere 70 miliardi.

“L’Urban Air mobility – spiegano Cheli e Pari – nasce come congiunzione fra aerospazio e automotive, i componenti sono gli stessi delle auto elettriche con batterie da 100 kWh”. La struttura di SkyGate è aperta a nuovi investitori. “Abbiamo presentato il progetto a tutti i livelli istituzionali e abbiamo parlato con fondi di rilievo”.

Intanto, con Torino Airport, verrà testato all’interno di un simulatore virtuale – SkyGate Digital Twin – il prototipo di un Hub aeroportuale tradizionale integrato con il traffico della Urban Air Mobility. Con il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino verranno simulate le meccaniche del volo ed i profili prestazionali degli eVTOL. Con il Centro interdipartimentale FULL (The Future Urban Legacy Lab), verrà testato un modello dinamico in 3D, in grado di comprendere le esigenze di spostamento all’interno di un’area urbana, e definire l’ideale localizzazione dei vertiporti; ENAV, insieme alla partecipata D-Flight per la parte droni, fornirà all’interno dello SkyGate Digital Twin, le linee guida per garantire il coordinamento tra il traffico aereo tradizionale e quello a bassa quota, tipico della Urban Air Mobility, testando un primo modello ATM (Air Traffic Management) integrato per garantire la sicurezza di tutte le operazioni di volo.

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