Life Sciences

Arriva il letto che monitora i disturbi del sonno

Monitorare l’insonnia e la qualità del sonno. E’ l’obiettivo del progetto, portato avanti dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, che ha come oggetto la creazione di uno Smart Bed, un letto intelligente che aiuti a comprendere i disturbi del sonno.

Sensori e AI

Sfruttando l’Intelligenza Artificiale, il futuristico letto integra nel materasso una serie di sensori capaci di rilevare posizione e movimenti del corpo, frequenza cardiaca e l’attività respiratoria, oltre a una serie di parametri ambientali come il rumore e la luminosità. “Abbiamo sfruttato una precisa tecnologia che facesse ampio uso dell’elaborazione dei dati, in particolare avvalendoci di intelligenza artificiale e di algoritmi basati su machine learning” spiega Marco Laurino, dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr.

Il connubio sonno-salute

Monitorare lo stato e la qualità del sonno significa, per i ricercatori, monitorare lo stato di salute delle persone. Fornendo dati sull’esperienza notturna degli utilizzatori, il letto intelligente potrebbe aiutare i medici a trovare soluzioni per una migliore qualità della vita. “Lo smart Bed – dice il professore dell’Università di Pisa Angelo Gemignani – ci ha permesso di stimare la macrostruttura del sonno e di classificare correttamente diverse situazioni. Poter capire infatti se una persona è sveglia, in fase REM oppure non-REM significa disporre di informazioni fondamentali per stimare un indice oggettivo della qualità del sonno, di suoi eventuali disturbi e quindi, più in generale, della qualità della vita”.

Lo Smart Bed restituisce infatti report periodici (giornalieri, settimanali e mensili) che possono essere consultati sia via web, sia tramite smartphone. Rapporti che possono essere condivisi con medici e specialisti, permettendo loro di sfruttare i dati per stimare gli effetti nel tempo di terapie psicoterapeutiche o farmacologiche sulla qualità del sonno dei propri pazienti. Il letto rappresenterebbe, insomma, uno strumento in più per il monitoraggio dello stato di salute dei suoi utilizzatori.

Tutt’ora in fase di sperimentazione, il letto intelligente è stato sottoposto a un test durante la simulazione di una missione spaziale su Marte dagli astronauti del progetto “Sirius” dell’Accademia delle Scienze della Russia. Presto lo Smart Bed potrebbe entrare anche nelle abitazioni private, complici la facilità di installazione e i costi relativamente bassi.

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