Chatterbox, l’assistente virtuale programmabile per bambini
“Chatterbox, chiama papà!” “Chatterbox, manda un messaggio alla nonna!” “Chatterbox, qual è la capitale del Nicaragua?” “Chatterbox, come ti avevo detto di rispondere?…”
Chatterbox, in inglese, è un’espressione che sta per “chiacchierone”. Ed è proprio un chiacchierone l’omonimo robottino di cartone, il primo kit educativo di altoparlanti intelligenti per bambini, pensato per essere costruito, ma soprattutto programmato dai più piccoli.
Il funzionamento di Chatterbox è molto simile a quello di Alexa, Siri o di Google Assistant: i bambini inviano comandi vocali al loro piccolo assistente che, elaborata la richiesta, risponde ed esegue. A decidere in che modo Chatterbox debba rispondere, però, sono i bambini stessi, che possono programmare il robottino attraverso l’app dedicata, dopo averlo montato pezzo per pezzo.
L’AI a misura di bambino
Il ‘corpo’ di Chatterbox è realizzato da tessere di truciolato riciclabile e alimentato dal computer educativo Raspberry Pi. Il grande cappello anima le ‘orecchie’ e la ‘voce’ del simpatico assistente, pensato per bambini dai 7 anni in su. Istruzioni passo passo rendono abbastanza semplice costruire la custodia in truciolato e assemblare l’elettronica. Ciò che ne viene fuori è una vera e propria tecnologia senza schermo che può essere utilizzata nella vita quotidiana.
Impariamo a programmare
Conoscere il tempo, fare domande, controllare le luci di casa, ascoltare musica e creare i propri giochi basati sulla voce. Grazie all’app dedicata, i bambini possono insegnare a Chatterbox ad interagire con l’ambiente virtuale circostante, esplorando e sviluppando, attraverso un apprendimento pratico, la propria creatività e le proprie capacità di comunicazione, risoluzione dei problemi e pensiero critico. Per insegnare nuovi trucchi al proprio assistente, i bambini non devono far altro che collegare tra loro blocchi molto simili ai mattoncini colorati per le costruzioni, in un ambiente grafico che rende il procedimento della programmazione semplice e intuitivo.
Attraverso l’integrazione con alcuni dei software e delle piattaforme web più diffuse, i bambini possono impostare parole magiche per controllare le luci, riprodurre musica, inviare messaggi ai nonni e creare le proprie avventure interattive.
La privacy prima di tutto
Nonostante il funzionamento del piccolo robot di truciolato sia molto simile a quello dei più famosi assistenti virtuali, resta, rispetto a questi ultimi, una differenza sostanziale: Chatterbox non raccoglie né condivide dati personali; ascolta solo quando viene premuto il grande pulsante giallo e non contiene annunci. “La privacy e la sicurezza dei bambini sono estremamente importanti per noi – sottolineano gli sviluppatori – Sosteniamo * fortemente * un’infanzia senza pubblicità”.