Yousign, arriva in Italia la startup francese della firma elettronica
Digitalizzare 15 milioni di documenti entro il 2023. Questo l’obiettivo di Yousign, startup francese intenzionata a portare anche in Italia la sua firma elettronica.
Fondata nel 2013 in Francia da Luc Pallavidino e Antoine Louiset, l’azienda ha al suo attivo già più di 5.000 clienti e 2.5 milioni di documenti firmati al mese in Europa. Ora la startup sbarca in Italia, pronta ad aiutare aziende e professionisti a semplificare la burocrazia.
Semplicità e valore legale
«In Italia i vantaggi della firma elettronica sono ancora poco conosciuti, ma la possibilità di far firmare documenti completamente online con uno strumento che assicura la validità legale della firma diventa cruciale per la digitalizzazione del Paese. E questo vale tanto per le grandi aziende, che magari hanno già intrapreso un percorso di trasformazione digitale, quanto per le PMI e i liberi professionisti – spiega Fabian Stanciu, Country Manager Italia – Yousign è una soluzione in cloud studiata specificatamente per il mercato Europeo, che rilascia i propri certificati di firma elettronica in conformità con il regolamento eIDAS, detiene lo statuto di autorità di certificazione (Certification Authority) e fa parte dell’esclusiva lista dei Trusted Service Providers (TSP) stilata dall’UE.
Puntiamo a digitalizzare e dematerializzare tutta la documentazione cosiddetta “di routine”: preventivi, ordini, contratti, polizze e pre-contratti assicurativi, mandati di brokeraggio, proposte di assunzione, mandati di vendita immobiliare, contratti d’affitto, informative sulla privacy, lettere d’incarico e molto altro. La soluzione è flessibile e si adatta a molti ambiti, dall’assicurazione all’immobiliare, dalle risorse umane al bancario, fino all’attività di PMI, startup, freelance e liberi professionisti. Abbiamo la missione di facilitare, in questo modo, la connessione tra le aziende, i propri clienti, i dipendenti e i partner, agevolando la crescita e l’efficienza del business.»
Come funziona
Per utilizzare la firma elettronica di Yousign basta caricare il pdf del documento sulla relativa piattaforma, determinare il flusso approvativo e quindi inviare la pratica via app al firmatario; per apporre l’autografo sul documento, basterà cliccare sul link ricevuto, leggere i documenti e firmare inserendo il codice OTP ricevuto via SMS. Inoltre, a differenza della Firma Digitale, l’uso è immediato e non c’è necessità di installare alcun software o avere uno strumento fisico quale Smart Card o Chiavetta USB per firmare.
La piattaforma, disponibile sia in App che in API, offre sia una soluzione di firma elettronica semplice – indicata per le pratiche più “leggere” – sia una soluzione di firma elettronica avanzata – ideale per le transazioni più importanti. «In tutti i casi, la sicurezza – spiegano gli sviluppatori – è garantita da un processo di firma certificato grazie all’autenticazione a più fattori (info di contatto, codice OTP, verifica dell’identità), all’integrità garantita (un documento firmato è sigillato e protetto crittograficamente) e un dossier di prova con marcatura temporale (file di prova generato e archiviato automaticamente)».
Complici anche i cambiamenti portati dall’emergenza Covid, con molte aziende impegnate nel lavoro da remoto, la firma elettronica giocherà un ruolo fondamentale nella digitalizzazione del Paese dell’imminente futuro: il mercato globale della firma elettronica, che valeva nel 2020 quasi 3 miliardi di dollari, potrebbe raggiungere i 14 miliardi di dollari entro il 2026 (fonte: ReportLinker).
«La “digitalizzazione” documentale ha dei vantaggi concreti – sottolinea Fabian Stanciu – abbiamo stimato che un processo di firma elettronica costa il 50% in meno rispetto ad una firma cartacea, con effetti positivi rilevanti anche sulla produttività delle risorse umane mobilitate per i compiti amministrativi. Per non parlare, infine, degli aiuti all’ambiente, dal momento che si riduce drasticamente il consumo di carta e delle emissioni CO2 legate al trasporto e logistica dei documenti».