Condividiamo, ma non troppo, arriva il device per mantenere le distanze
Mai più troppo vicini. Una triste realtà che diventa ogni giorno sempre più parte del nostro vissuto. Fuori, per evitare rischi di infezione, dentro, perché a furia di stare chiusi insieme nella stessa casa, proprio non se ne può più.
Due metri, forse uno, ma meglio un metro e mezzo. Qualunque sia la distanza di sicurezza stabilita di volta in volta per legge (secondo la scienza, la giusta misura per evitare con certezza il contagio da Covid-19 dovuto al contatto con le gocciolone di saliva che vengono disperse nell’aria da chi starnutisce, tossisce e da chi parla è di 1,82 metri), in vista della Fase 2, arriva un dispositivo portatile per rispettarla.
Si chiama Safety Bubble Device (SBD) ed è stato presentato dalla VeSta, azienda marchigiana con sede operativa al Polihub di Milano. Indossabile sottoforma di braccialetto in silicone, pettorina, laccetto porta badge o clip da taschino, il dispositivo emette un suono o una vibrazione quando si trova ad una determinata distanza da un secondo device, segnalando così, immediatamente, il mancato rispetto della distanza di sicurezza impostata.
Senza registrare nominativi e tracciare percorsi, SDB immagazzina comunque data e ora di contatto tra diversi dispositivi, così da poter inviare i dati relativi all’incontro all’autorità competente nel caso in cui un utilizzatore segnalasse la propria positività al Covid-19.
Il Safety Bubble Device è stato pensato come dispositivo di protezione personale all’aperto, nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro. Chissà che non si riveli utile anche dentro casa…