SuperMicron, il sensore che rileva lo stato di salute delle infrastrutture
SuperMicron si propone come una soluzione sicura e low-cost che risponde alla crescente necessità di monitoraggio delle infrastrutture al fine di decretarne condizioni e stato di salute.
La nostra vita dipende dal buon funzionamento delle infrastrutture
Sono giorni in cui, tragicamente, il tema dell’ordinaria manutenzione è tornato a ricoprire le prime pagine dei giornali. Il crollo del ponte Morandi a Genova è un esempio, drammatico, di come il buon funzionamento del costruito si riveli vitale.
“Quello che mi rammarica è che nonostante il livello elevatissimo di progressione tecnologica, sui tanti manufatti e infrastrutture come questa del ponte di Genova, non vi siano sensori che ne verificano lo stato di manutenzione, gli spostamenti strutturali e prevengano eventuali fatti tragici come questo”, ha detto il ministro Danilo Toninelli.
La soluzione
Proprio qui fa la sua comparsa SuperMicron: la startup Torinese che rivoluziona la manutenzione predittiva. Si tratta di una tecnologia brevettata di sensori SHM (Strctural Healt Monitoring) che registrano costantemente nella struttura i parametri di:
- Deformazione
- Temperatura
- Inclinazione
- Eventuale attività sismica.
I dati raccolti vengono trasmessi in tempo reale, via wireless, ad un server centrale che ne monitora puntualmente lo stato funzionale. In tal modo SuperMicron consente di valutare graduali/improvvisi cambiamenti e di attuare interventi mirati di manutenzione e sistemazione.
Come funziona?
SuperMicron è composto da 4 elementi
- Smart Skin Sensor: il cuore del sistema è un sensore brevettato che registra la deformazione. Costituito da materiali compositi, include anche una microelettronica che comprende: un sensore di temperatura, un accelerometro e un modulo radio.
- Modulo batteria esterno: che fornisce energia per la misurazione e trasmissione dei dati.
- Gateway: raccoglie i dati e li inoltra, tramite rete cellulare o via satellite, ad un server centrale.
- Cloud Service: ovvero il server centrale che riceve i dati, li memorizza e ne consente la visualizzazione grazie ad un’interfaccia grafica accessibile via wireless.
Vantaggi competitivi
Il raggio di applicazione sul mercato di SuperMicron è virtualmente sconfinato. La stessa Melanie Dizol, Co-founder assieme all’inventore Guido Maisto, definisce la “potenzialità di installazione in continua evoluzione”. Grazie alla sua versatilità la tecnologia spazia dall’edilizia civile, all’industiale alla commerciale, ma gli sviluppi futuri si allontanano anche dal campo del monitoraggio strutturale delle infrastrutture, comprendendo:
- SubseaStrain System, la versione subacquea degli Smart Skin Sensor;
- In-K Strain System, l’evoluzione di SuperMicron, in cui l’elemento sensibile è costruito con l’impiego di inchiostro a base di nanotubi di carbonio e di materiali in composito tecnologicamente avanzato.
Inoltre si presenta come soluzione low-cost rispetto ai competitor: nell’acquisto, nell’istallazione e nella manutenzione.
SuperMicron ha suscitato un notevole interesse sul mercato: protetta da numerosi brevetti internazionali già rilasciati per l’Italia e l’India e in fase di estensione per la Germania, la Turchia e gli Emirati Arabi, ha inoltre ottenuto riconoscimenti importanti.
Ogni struttura è soggetta a invecchiamento e decadenza, non bisogna dunque attendere il verificarsi un evento tragico per risollevare l’importanza della manutenzione e della sicurezza.
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