
Google e Levi’s sviluppano la prima giacca di jeans “intelligente”
Nel video che illustra il Levi’s Commuter, il giubbino Hi-Tech realizzato dal colosso GOOGLE con la prestigiosa firma LEVI’S, il ciclista tocca il polsino per gestire l’ascolto della musica via auricolare e compie diversi gesti per controllare la connessione web anche in sella, senza doversi fermare per estrarre lo smartphone dalla tasca.
La giacca, della collezione Commuter, modello Trucker…
…è il primo oggetto realizzato dalla divisione Project Jacquard di Google, che sfrutta il tessuto conduttivo per trasformare un indumento in un dispositivo connesso in grado di impartire comandi allo smartphone attraverso un’applicazione. I movimenti vengono poi trasmessi tramite un apposito accessorio Bluetooth, perfettamente integrato nella giacca, all’app per smartphone dedicata. In questo modo è possibile gestire chiamate, musica, messaggi, l’agenda e Google Maps.
Bottoni Hi-Tech
I circuiti elettronici miniaturizzati provvedono a interpretare comandi e gesti dell’utente attraverso particolari algoritmi e li trasmettono senza fili a uno smartphone o ad altri dispositivi collegati via radio. Tre sono i gesti per inoltrare il comando: doppio tocco sul polsino, scorrimento dal basso verso l’alto, scorrimento dall’alto verso il basso. Come qualsiasi altro indumento il giubbotto potrà anche essere messo in lavatrice, ricordandosi prima di staccare il dispositivo dal polsino.
Sviluppata dal Gruppo Atap (Advanced Technology and Projects) di Google, arriverà nei negozi in autunno al prezzo di 350 dollari.
Il giubbotto è innovativo anche per la sua capacità di prevenire incidenti: se è vero che sempre più persone mettono in pericolo la propria vita sulla strada a causa delle distrazioni dovute ai cellulari, con Commuter il pericolo diminuisce. “Pensate alla gente con la testa china sui propri dispositivi durante la guida per controllare lo schermo dello smartphone o di un altro dispositivo – Spiega il responsabile del progetto Paul Dillinger – Ecco, sono situazioni del genere che mi hanno spinto a realizzare questo progetto, non per le incredibili funzionalità, ma per un bisogno immediato”.