
Traslochino, il trasloco social!
Siete in procinto di cambiare casa? O magari cercate semplicemente un lavoretto per arrotondare… Ebbene, in entrambi i casi potrebbe tornarvi utile un indirizzo web: quello di Traslochino.
La startup, nata nel 2015 da un’idea di Roberto Dell’Ariccia, Riccardo Berti e Davide De Luca, mette in contatto chi ha bisogno di fare piccoli/medi traslochi con chi è pronto a dare una mano in cambio di un rimborso. Domanda e offerta si incontrano, persone si conoscono, guadagni e risparmi (a seconda dei punti di vista) la fanno da protagonista.
Curiosi? Ci racconta tutto il Ceo, Roberto Dell’Ariccia.
Traslochi, trasporti e sgomberi. Come funziona Traslochino?
Traslochino è una piattaforma di sharing economy. Il pilastro della nostra community sono ovviamente i traslochini: persone che mettono a disposizione il loro tempo, la loro forza lavoro e il proprio mezzo di trasporto in cambio di un rimborso. L’utente che ha bisogno di aiuto, una volta registrato, ha la possibilità di descrivere la sua necessità grazie a un questionario guidato che permette di aggiungere anche delle foto. A quel punto, le persone disposte ad aiutare l’utente, i traslochini appunto, ricevono la richiesta e valutano se candidarsi o meno. L’utente alla fine sceglierà in base alla richiesta economica e in base ai feedback pregressi registrati sulla piattaforma.
Come si diventa traslochini?
Ogni utente ha la possibilità di diventare un traslochino, aggiungendo informazioni a quelle base e inviandoci un documento di identità che viene verificato. Abbiamo anche un gruppo facebook dove cerchiamo di avere un canale diretto di comunicazione con la community, per capirne i bisogni e di conseguenza migliorare la nostra piattaforma.
I primi traslochini siete stati proprio voi…
Traslochino è nato nel 2015 come una semplice pagina facebook e nel giro di 2 giorni avevamo già avuto la prima richiesta soddisfatta direttamente da noi, perché la community ancora non era formata. Seguendo l’approccio Lean Startup, dalla pagina facebook siamo passati ad un gruppo facebook, poi ad una piattaforma semi-automatizzata fino al lancio della piattaforma web completamente automatizzata nel 2016. Attualmente siamo attivi solo su Roma e abbiamo circa 1000 utenti sulla piattaforma.
Come è nata l’idea di Traslochino?
Traslochino è una startup innovativa costituita da 3 soci. Io, Roberto Dell’Ariccia, sono il CEO e ho una formazione mista, ingegneristica e di business con 10 anni di esperienza industriale. Riccardo Berti, CTO, è laureato in Fisica e ha 15 anni di esperienza come programmatore e Project Manager informatico. Davide De Luca, COO e Designer, ha un passato da startupper e ha studiato allo IED. Abbiamo iniziato a lavorare alla startup durante la partecipazione al famoso programma InnovAction Lab, dove ci siamo conosciuti.
L’avvio è stato possibile essenzialmente con capitale personale ma soprattutto con tanta qualità. Non essendo giovani come altri startupper, abbiamo potuto sfruttare la nostra esperienza per non incorrere in errori o per fare le cose in modo migliore e più economico. Nel 2016 abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding su Eppela con la quale abbiamo raccolto i fondi necessari a finanziare le app iOS e Android.
Cosa rende speciale Traslochino?
Il punto di forza risiede nel fatto di soddisfare un preciso bisogno verticalizzato in un settore ristretto e quindi, anche grazie a un nome facile da ricordare, gli utenti sono più propensi a rivolgersi a Traslochino invece delle numerose piattaforme generaliste. I riscontri sono più che positivi sia dalla parte degli utenti sia dalla parte dei traslochini, ma siamo sempre attivi per migliorare costantemente la piattaforma in base al feedback dei clienti.
Espansioni in vista?
Attualmente siamo impegnati con lo sviluppo delle app iOS e Android che usciranno a breve. Per quanto riguarda il futuro, il nostro obiettivo è di consolidare le app su Roma per poi espanderci in altre città italiane già individuate. Altri progetti su cui stiamo lavorando riguardano partnership nel nostro stesso settore e soprattutto un accordo con un provider assicurativo che possa dare ancor più valore al nostro servizio di sharing.
Carola Tangari