CucinaMancina, la food community per chi mangia differente.
Diversamente Onnivori!
CucinaMancina è una piattaforma social, aperta e interattiva progettata nel 2013 da due giovani donne pugliesi, Lorenza Dadduzio (direttore creativo e marketing) e Flavia Giordano (direttore editoriale e content manager). L’essere “mancini” per loro consiste nell’essere “diversamente onnivori”.
Ospite di LineaVerde su RaiUno l’11 febbraio 2017, la startup è diventata in poco tempo un punto di riferimento per tante persone accomunate dalle diversità alimentari. Chi da una parte lo fa per una scelta etica o salutistica e chi dall’altra è costretto per motivi vari a delle rinunce alimentari per intolleranze o allergie. In tutti i casi l’obiettivo è stare bene senza rinunciare al gusto.
E’ la prima community che si dedica a tutti i “mancini” del food, suddividendoli, con ordine e passione, in tanti gruppi: vegetariani, vegani, allergici, salutisti, curiosi. Sul portale di CucinaMancina si ritrovano foodlover, blogger, fotografi e chef che condividono problemi e soluzioni validate dalla nutrizionista Elvira Greco e selezionabili secondo il proprio gusto e la propria dieta.
I contenuti del sito sono prodotti da persone che provengono da tutta Italia.
La redazione è piccola e dinamica, composta dalle due fondatrici, una nutrizionista, un programmatore e una ragazza che gestisce tutti i “blogger”.
Coloro che producono i contenuti, coprono tutte le varie “mancinità”: dalla cucina macrobiotica, naturale, senza glutine, senza lattosio, light, a quella vegana e vegetariana, dai “senza” (nichel, lattosio, uova…) al “poco” (zucchero, sodio…).
Già tra le prime 5 startup italiane dedicate al cibo nel 2014, ad oggi conta più di 12mila follower su Facebook.
Marzo è stato il mese delle STEM (materie scientifiche: Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) dedicato ad abbattere gli stereotipi secondo i quali le donne non sarebbero adatte a carriere nei settori scientifici e tecnologici.
Speriamo che le nostre due donne pugliesi, con la loro innovativa startup, possano dare una vigorosa spinta all’Italia affinché non sia il fanalino di coda delle “Donne in Carriera”.