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Fabrizio Moro con “Portami via” al Teatro Ariston

Gradito e atteso ritorno di Fabrizio Mobrici in arte Moro, artista romano multiforme dalle incredibili doti canore e musicali, al Teatro Ariston per la partecipazione a Sanremo, nel quale concorrerà, nella sezione Campioni, con il brano “PORTAMI VIA” di cui è autore e che sarà contenuto nel suo nuovo album d’inediti “PACE”, in uscita il 10 marzo.

Il palco del teatro è pronto ad applaudire il cantante, il cantautore, il musicista e chitarrista italiano che ha alle spalle una ventennale esperienza musicale, cinque dischi di platino e due dischi d’oro, oltre a cinque partecipazioni in veste di cantautore al Festival di Sanremo, una partecipazione al Festivalbar, due al Coca Cola Summer Festival, due premi Lunezia, tre premi Roma Videoclip, un Venice Music Award, ed altri riconoscimenti.

Il suo curriculum vanta 8 album registrati in studio e una raccolta: “Atlantico Live”. Nel corso degli anni, diversi suoi brani sono stati utilizzati come colonne sonore per campagne sociali e programmi TV, spot pubblicitari e documentari. Ma chi è questo incredibile ragazzo romano con tanta energia e voglia di raccontare attraverso le sue canzoni, la forza e la volontà di emergere da un contesto periferico di “borgata” a lui tanto cara?

Le origini…

Fabrizio Moro nasce nel quartiere periferico di Roma di San Basilio il 9 aprile del 1975, per poi trasferirsi con la famiglia a Guidonia Montecelio e definitivamente a S.Angelo Romano. E’ proprio l’infanzia vissuta nelle periferie romane e l’esperienza maturata in un ambito suburbano, che influenzerà la creatività e le parole della sua musica, dense di personaggi di quella realtà. I suoi brani sono una serie di fotografie, di immagini in sequenza, di disagi quotidiani, di vicende soprattutto autobiografiche, che raccontano nient’altro che la vita.

Moro rifiuta l’etichetta di “cantautore impegnato” attribuito dai giornalisti dopo la partecipazione nel 2007 a Sanremo con il brano “Pensa” dedicato alle vittime della mafia. Vince la competizione nella categoria “Giovani” portando a casa il premio “Mia Martini” della critica. Nel 2008 è ancora una volta sul palco del Festival di Sanremo con la canzone “Eppure mi hai cambiato la vita” e si classifica al 3° posto nella sezione “Campioni”. In una delle tre serate si esibisce con Gaetano Curreri, leader degli Stadio e da lì nasce un’importante collaborazione artistica che Fabrizio e Gaetano porteranno poi avanti negli anni.

Nel febbraio 2008, si esibisce con Vasco Rossi e Claudio Baglioni; nel mese di luglio 2008 parte finalmente il suo primo Tour ufficiale dal Roma Rock Festival e Fabrizio registra un grande successo di pubblico. Fa seguito un tour che lo porta in tutta Italia. Nel 2009, collabora ancora con Gaetano Curreri alla lavorazione del nuovo album degli Stadio, scrivendo e cantando per loro la canzone Resta come sei. Seguono impegni come “narratore televisivo” con progetti borderline all’interno di strutture carcerarie come “Rebibbia” a Roma. “Respiro” diventa la sigla di apertura del programma “Sbarre”, mentre “Fermi con le mani” è un brano scritto per la vicenda di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano morto in “circostanze misteriose”, dopo essere stato arrestato dalle forze dell’ordine e successivamente detenuto nel reparto di massima sorveglianza dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.

Nel 2012 Fabrizio Moro, crea ”La Fattoria del Moro Publishing”, etichetta discografica e agenzia di management con cui Fabrizio finanzia e produce varie band emergenti, oltre che i suoi progetti e i suoi Tour. Successivamente il cantautore torna con la sua musica e produce ”Via delle Girandole 10″ settimo album, che esce nel marzo 2015. Ad aprile 2016 esce con il singolo “Sono anni che ti aspetto”. Ed è allora che la metamorfosi lo trasforma nuovamente, per vestire i panni dell’insegnante di musica di Amici di Maria De Filippi.

fabrizio moroLa sua musica, le sue parole…

Ogni brano, costituisce un significato molto particolare per l’artista, che spinge, incoraggia e fortifica il giovane pubblico. Pensa: esorta a combattere contro la mafia, a non rimanere in silenzio; Ancora Barabba: è una protesta costruttiva con uno sguardo al futuro intriso di ottimismo. È un inno alla libertà. È la volontà di riprendere il controllo della propria vita, sempre più vincolata e corrotta dagli stereotipi imposti dalla società. Sono anni che ti aspetto: incertezze e decisioni che spingono l’uomo a rivalutare la sua visione della vita per affrontare paure e responsabilità. Tutti i suoi brani hanno come oggetto un momento o una fase della vita dell’artista che lo ha ispirato, maturato e convinto a trasmettere la sua esperienza umana ai suoi fans.

L’uscita del nuovo album Pace, è prevista per il 10 Marzo 2017. Seguiranno due appuntamenti live per presentarlo: 20 aprile 2017 al Fabrique di Milano e 26 maggio 2017 al Palalottomatica di Roma.

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