Cultura

La tecnologia entra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma

“Time is out of joint” – “Il tempo è fuori sesto”, da un verso dell’Amleto di Shakespeare è il titolo a cui si ispira la mostra di 500 opere di 170 artisti, dall’Arte contemporanea di Luigi Ontani, Gianfranco Baruchello, Thomas Schütte e Joseph Kosuth, a mitici pittori dell’800 come Vincent van Gogh, Paul Cézanne, Gustave Courbet, Claude Monet, dagli esponenti futuristi Umberto Boccioni e Luigi Russolo, al dada Hans Arp e al cubista Georges Braque, fino ad Amedeo Modigliani e Gino de Dominicis, Andy Warhol e Joan Mirò.

Un progetto espositivo che segue la collocazione delle opere in base non al tempo cronologico, ma più che altro al rispetto delle assonanze tematiche e visuali. “Ci muoviamo nello spazio attraversando le sale e le opere – spiega la direttrice della Gnam Cristiana Collu – dove le immagini sono fisse, in relazione simultanea tra loro, come se fossero prequel e sequel insieme: un cinema al contrario, dove la “fotografia”, la visione ha un ruolo chiave nel cristallizzare e trattenere tensioni così fertili anche nella loro composta presenza”.

Nessun nesso logico per temi e/o autori, la storia è lontana, è una forma di rivoluzionaria collocazione sovvertendo ogni regola secondo i normali canoni di quello che si identifica con una Mostra in un Museo.
Una scelta coraggiosa da parte della Collu, cosa che a livello internazionale, invece fa tendenza.
A rendere ancor più innovativa la visita durante tutto il percorso, sono i dispositivi mobili messi a disposizione dal Project ARM dell’azienda ARM23, una piattaforma che permette agli utenti di personalizzare il tour nel museo e di scegliere tra diverse opere selezionate attraverso una visione del tutto nuova rendendola più interattiva e coinvolgente.

L’App è gratuita, disponibile per Android e iOS consente di scansionare la singola opera con un semplice tocco e ricevere in pochi istanti informazioni con testi, audio e video in realtà aumentata, direttamente sullo schermo del proprio dispositivo. Le informazioni sulle opere d’arte sono originali ed editate appositamente da una redazione di studiosi in collaborazione con i curatori della Galleria Nazionale.

La tecnologia entra nel Museo, l’Arte al passo “con i tempi”, grazie alla volontà di persone Open Mind, dalla mente creativa, la Galleria Nazionale come luogo di ricerca e di studio dei diversi linguaggi dell’Arte a portata di tutti. Un viaggio nel tempo senza badare alla linea del tempo.

Continua

Barbara Riccardi

Docente Canditata come migliore docente italiana per il Global Teacher Prize 2016. Counselor Gestalt Psicosociale. Credo nell'arte dell'incontro, nulla avviene per caso.

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