
Dipendenza da cellulare, paura di restare disconnessi in vacanza
Dipendenza da CELLULARE! Come il Computer ed Internet, anche il cellulare sta diventando sempre più uno strumento tecnologico diffuso ed utilizzato.
Per questo motivo anche verso tale mezzo di comunicazione si può sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. Lo sviluppo sempre più veloce e travolgente della telefonia mobile ha moltiplicato le funzioni tecniche del telefonino come quelle di sms, mms, videochiamata, chat in tempo reale, scambio di foto e video, gestione della posta elettronica e possibilità di navigazione in rete ad alta velocità, evolvendolo a ruolo di “smartphone”, telefono semplice, veloce. Ciò ha trasformato in maniera così drastica le comunicazioni da rendendolo uno strumento comunicativo che spesso tende a sostituirsi a situazioni e a relazioni reali.
I rischi dunque sono quelli che lo smartphone diventi un mezzo abituale per gestire tutte le relazioni in modo surreale, e che l’uso spesso esasperato dello stesso per la gestione delle relazioni e delle proprie emozioni o stati di solitudine, si tramuti in vera e propria dipendenza, ovunque ci si trovi.
In vacanza alla ricerca della … ricezione!
E’ infatti ormai acclarato che spesso anche la vacanza, quel tempo che si dovrebbe dedicare per recuperare fisicamente e mentalmente, per ritrovare l’equilibrio familiare, venga compromessa dalla spasmodica attesa di messaggi di posta elettronica o dal repentino controllo dell’esistenza o meno di connessione. Questo accade in particolar modo a quegli individui che pensano di poter essere raggiunti e controllati sempre e comunque, e altrettanto a chi vuole controllare e raggiungere altre persone in qualsiasi luogo momento.
Nomophobia, mania da cellulare.
Non riuscire a “staccare” mai dal controllo del proprio smartphone, rientra nei sintomi di quella che è stata definita la sindrome del terzo millennio, la Nomophobia, ovvero la paura di restare senza cellulare. La situazione fotografata da una società di ricerche nel Regno Unito, ha purtroppo evidenziato un fenomeno sempre più in via di accrescimento. Le preoccupazioni si riversano soprattutto sul piano della salute psico-fisica degli individui che restano intrappolati in questa patologia, proprio per l’acuirsi di uno stress che altera la visione della realtà e nel peggiore dei casi produce veri e propri attacchi di panico in mancanza di ricezione o di batteria scarica!
Barbara Tangari